Nutsa Buzaladze: “Fiera di aver riportato la Georgia alla finale dell’Eurovision Song Contest dopo sette anni” - (2024)

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Dopo sette anni la Georgia è tornata in finale all’Eurovision Song Contest grazie a Nutsa Buzaladze, che con la sua canzone “Firefighter” ha infiammato il palco della Malmö Arena. In virtù della sua passione per lo shopping, che ha potuto coltivare anche a Milano nei mesi di prove della sua esibizione con quattro ballerini italiani, non potevamo non incontrare l’artista georgiana di fama internazionale al centro commerciale Emporia, situato proprio davanti all’impianto che ha ospitato l’edizione 2024 dell’evento musicale più seguito al mondo.

Nata nel 1997 a Tbilisi e cresciuta in Turchia, Nutsa Buzaladze matura sin da giovane un forte interesse per la musica, entrando in vari gruppi e prendendo lezioni di pianoforte. Sale alla ribalta a livello nazionale nel 2011, partecipando alla seconda edizione di “Georgia’s Got Talent”, per poi aggiudicarsi il festival New Wave di Jūrmala, in Lettonia, nel 2014. Negli anni successivi continua a partecipare a diversi talent show musicali, tra cui “O Ses Türkiye” – la versione turca di “The Voice”, dove è affiancata come coach da Hadise, la rappresentante della Turchia all’Eurovision Song Contest 2009 –, “Two Stars Georgia” e le versioni georgiane di “Tu Cara Me Suena” e “Strictly Come Dancing”. Nel 2019 esce il suo album di debutto “Nutsa22”, che contiene il singolo “Gelodebi”, virale sia in Georgia che in Russia. Tra il 2020 e il 2021 partecipa alla versione russa di “All Together Now”, si esibisce all’Expo di Dubai e, in seguito, anche al Teatro Nazionale e al Teatro dell’Opera della metropoli emiratina. Nel 2021 si classifica al secondo posto al festival albanese Kënga Magjike nella categoria “Artisti internazionali”, mentre due anni dopo è protagonista negli Stati Uniti della 21ª edizione del reality musicale “American Idol”, che conclude nella top 12 duettando anche con Kylie Minogue. Nel gennaio 2024 l’emittente nazionale Georgian Public Broadcasting (GPB) annuncia di aver selezionato internamente Nutsa Buzaladze come rappresentante della Georgia alla 68ª edizione dell’Eurovision Song Contest.

Come è stato partecipare all’Eurovision Song Contest 2024? “È stata una sensazione indimenticabile. Avevo sempre sognato di esibirmi sul palco dell’Eurovision Song Contest e la mia performance è andata esattamente com’era nei miei sogni sin da bambina. Inoltre sono fiera di aver riportato la Georgia in finale dopo sette anni!”. Qual è il significato della canzone “Firefighter”? “Il testo può essere interpretato in una duplice prospettiva di amore e di guerra dal momento che illustra una serie di parallelismi tra il desiderio di salvare una persona cara e quello di difendere il proprio territorio dalla distruzione”. Cominciamo dall’amore… “Da questo punto di vista la protagonista è fortemente impegnata a salvare la propria relazione sentimentale nonostante le sfide di coppia che devono affrontare. L’immagine del fuoco ardente simboleggia le turbolenze e gli ostacoli che minacciano il loro amore ma questo non basta a scoraggiare la protagonista. Proprio come un vigile del fuoco che si precipita per salvare vite senza curarsi del pericolo, essa è disposta a rischiare tutto per proteggere la loro storia d’amore, anche se la situazione diventa sempre più pericolosa. ‘Salverò questo amore’ (‘I will save this love’) recita il ritornello, che riflette la determinazione dei due innamorati nel superare qualsiasi avversità per salvare il proprio amore”. E la guerra? “Il testo esprime anche il coraggio e il sacrificio dei soldati e dei primi soccorritori che mettono la loro vita in pericolo per proteggere il proprio Paese, la propria città o la propria casa dalla devastazione. Le immagini di soffitti che cadono e delle finestre che bruciano evocano il caos e i pericoli dei combattimenti ma in mezzo a questo disordine si erge l’impegno costante a difendere tutto ciò che abbiamo a cuore. E poi c’è il coro che fa da collegamento tra le due prospettive”. Cioè? “Il coro, evocando l’immagine di una fenice che risorge dalle ceneri, simboleggia la resilienza e la capacità di affrontare qualsiasi avversità sia in amore che in guerra. Nel complesso, “Firefighter” rappresenta un potente testamento al coraggio, alla resilienza e all’impegno incrollabile per proteggere e preservare ciò che è più importante, che si tratti di amore o della propria patria. E lo fa evidenziando numerosi parallelismi tra le lotte personali e collettive che affrontiamo e sottolineando i valori universali del coraggio, del sacrificio e del potere duraturo dell’amore e della lealtà“.

Adesso veniamo alla tua performance. Il tuo corpo di ballo era composto da quattro ballerini italiani (Andrea Marici, Dante Jonathan Gerlo, Daniele Nocchi e Nick De Souza), oltre al ticinese di origini colombiane Miguel Wave e all’italiano Luigi Allocca come coreografi. Come è stato lavorare con loro? “È stata sicuramente la miglior decisione che ho preso nella mia avventura all’Eurovision Song Contest. Desideravo tanto avere un team internazionale ed i ballerini e i coreografi italiani hanno avuto un ruolo fondamentale. È stato un grande piacere lavorare con loro: siamo stati impegnati giorno e notte con le prove e sarò per sempre grata ai miei ragazzi per il duro lavoro, la dedizione e la passione che hanno riversato nella nostra esibizione. Sono fiera di aver condiviso questa esperienza insieme a loro, li amo da morire!”. Ed invece che rapporto hai con l’Italia? “Chi non ama l’Italia? Sarebbe un crimine non amare il cibo e la musica italiana. Ho trascorso così tanti giorni a Milano per le prove che posso dire di aver ballato, cantato e fatto shopping dalla mattina alla sera! E poi di notte ho apprezzato tantissimi i vostri locali e l’opera alla Scala”. Dalla Georgia agli Stati Uniti, passando per la Turchia e la Russia, hai partecipato a tanti talent show musicali in giro per il mondo. Quanto ritieni importante questo format televisivo per il futuro della musica? “I talent show musicali sono molto importanti per la crescita personale sia dal punto di vista umano che artistico. Partecipare a tanti programmi televisivi e contest internazionali mi ha regalato tanta popolarità ma, soprattutto, ha permesso alla mia musica di raggiungere milioni e milioni di persone. Per non parlare dell’Eurovision Song Contest. Anche grazie a questo, “Firefighter” ha già superato 4 milioni di streams su Spotify. Perciò il consiglio che vorrei dare a qualsiasi artista è quello di non avere paura di rischiare e mostrare il proprio talento ovunque sia possibile”. Quali sono adesso i tuoi progetti per il futuro? “Entro la fine dell’anno ho intenzione di pubblicare il mio nuovo album. Nel breve periodo, a giugno canterò l’inno nazionale degli Stati Uniti al leggendario Yankee Stadium di New York, mentre a fine luglio farò un concerto in Georgia e in Azerbaijan. Non prima di aver lanciato il mio profumo personalizzato!”.